Global Forum: nuovo traguardo Ocse

Lo standard internazionale realizzato dall’Ocse per permettere gli scambi automatici di informazioni è una scommessa vinta. Così la rivista online dell’Agenzia delle Entrate.

Al Global Forum sulla trasparenza e lo scambio di informazioni a fini fiscali che si sta tenendo a Parigi (161 giurisdizioni aderenti) è stato presentato il report annuale, i cui risultati vengono giudicati “molto soddisfacenti”, a partire dal numero di Stati impegnati nello scambio di informazioni a fini fiscali, che saranno 105 entro la fine dell’anno in corso.

Global Forum: 107mld di gettito emerso

Altro dato sottolineato in apertura del summit è quello dei 107 miliardi di gettito emerso complessivamente in tutto il mondo dalla nascita del Forum a oggi grazie a indagini fiscali offshore e programmi di voluntary disclosure. Del totale di extra gettito ricavato a livello globale, 29 miliardi sono stati fatti emergere grazie all’azione dei Paesi in via di sviluppo.

Una prima analisi sullo scambio di informazioni

Nel 2019 i Paesi si sono scambiati automaticamente informazioni su 84 milioni di conti finanziari in tutto il mondo, coprendo un patrimonio totale di 10mila miliardi di euro.

In generale, il rapporto ci dice che l’attuazione dello standard per lo scambio automatico di informazioni (AEOI) procede bene e quasi tutte le giurisdizioni coinvolte hanno avviato gli scambi. Inoltre, l’88% delle giurisdizioni impegnate nello scambio automatico dal 2017-18 si è dotato ormai di quadri giuridico-normativi soddisfacenti.

Le sfide del 2020. Un esempio di successo da remoto

Durante la pandemia, l’agenda per la trasparenza incarnata dal Global Forum non solo non ha subito battute di arresto, ma il lavoro di rafforzamento delle capacity building svolto dal Forum globale si è anzi ulteriormente ampliato, con 68 giurisdizioni che hanno ricevuto assistenza nei 12 mesi del 2020. Nel corso dell’anno, inoltre, sono stati realizzati eventi formativi per una platea di oltre 6.800 funzionari appartenenti a 157 giurisdizioni, realizzati quasi esclusivamente a distanza.

Per l’Ocse, la pandemia scoppiata all’inizio dell’anno ha inoltre fornito un forte stimolo a un più ampio utilizzo delle tecnologie digitali. Questo trend è confermato dalle disposizioni specifiche introdotte in alcune giurisdizioni per consentire il lavoro sui dati da remoto, nel rispetto dei requisiti dettati dalle norme su privacy e riservatezza.

In particolare, molti membri del Forum globale hanno introdotto o ampliato il ricorso ai canali di trasmissione digitale per le richieste di scambio di informazioni in entrata e/o in uscita. In alcuni casi, inoltre, sono stati approntati sistemi di trasferimento file dedicati per consentire gli scambi su richiesta (EOIR).

Per l’Ocse l’efficacia di questi strumenti è stata tale da suggerire di tenerli in vita anche dopo la conclusione della pandemia da coronavirus. La loro utilità potrebbe insomma andare oltre l’attuale fase di crisi mondiale e permettere, un domani, di realizzare un nuovo e più avanzato sistema globale focalizzato sulla trasparenza.