SR41. Calderone: renderli visualizzabili nel cassetto previdenziale

Con una lettera al Direttore Generale dell’INPS, Gabriella Di Michele, la Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, ha palesato la necessità di visualizzare i pagamenti degli SR41 nel cassetto previdenziale dell’intermediario.

E’ una nuova richiesta, che segue quella avanzata in sede di riunione del tavolo tecnico tra il Consiglio Nazionale e l’Inps del 25 settembre scorso.

Nella lettera, la Presidente elenca le motivazioni a supporto della richiesta, ritenuta non lesiva del rispetto della normativa in materia di privacy, dato che i pagamenti sono effettuati sulla base di dati forniti dal datore di lavoro stesso. 

Una pronta modifica consentirà:

1. di avere un riscontro sull’effettività dell’avvenuto pagamento;

2. al datore di lavoro (in seguito alla verifica) di sollecitare solo gli effettivamente pagati o eventuali scostamenti rispetto al modello inviato;

3. conoscere con esattezza la percentuale di bonus fiscale (ex Bonus Renzi) erogata dall’Istituto, ai fini dei conguagli fiscali in busta paga;

4. infine, gestire correttamente gli assegni familiari correnti e, soprattutto, gli arretrati.

SR41: cos’è?

Il modello “ IG Str Aut” (cod. “SR41”) viene impiegato per il pagamento delle integrazioni salariali (ordinarie, straordinarie, FIS, Fondi e deroga) ai lavoratori.

La procedura telematica di invio del modello prevede:

1. la comunicazione di dati utili alla liquidazione della prestazione e all’accredito della contribuzione figurativa;

2. l’invio di un documento stampabile che il datore di lavoro deve far sottoscrivere al lavoratore beneficiario.

Nella prima fase emergenziale, a causa delle restrizioni di mobilità dei cittadini, con il messaggio 6 aprile 2020, n. 1508 l’Istituto ha disposto l’abolizione dell’obbligo di firma da parte del lavoratore del modello cod. “SR41”.

Inoltre, in un’ottica di miglioramento e più rapida gestione ed emissione dei pagamenti, nella circolare INPS 29 marzo 2020, n. 48 sono state descritte tutte  le semplificazioni riguardanti la certificazione dell’IBAN sul quale avviene l’accredito della prestazione.