Decreto Agosto, quali novità per le PMI dal Fisco?
Nel 2020, sostegno e rilancio dell’economia passano dal rifinanziamento di alcune forme di sostegno alle PMI con l’articolo 60, commi 1, 2, 3 del Dl n. 104/2020, c.d. “Decreto Agosto”.
Decreto Agosto (art 60, c 1) – Rifinanziamento Nuova Sabatini
E’, in particolare, previsto – comma 1 – il rifinanziamento della “Nuova Sabatini”, misura che concede finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature. Vi rientrano gli investimenti in beni strumentali “Industria 4.0”. L’autorizzazione di spesa è integrata di 64 milioni di euro per il 2020.
Decreto Agosto (art 60, c 2) – Rifinanziamento contratti di sviluppo
Il comma 2 autorizza un rifinanziamento, pari a 500 milioni di euro, dei contratti di sviluppo, prima misura di sostegno alla realizzazione di grandi investimenti produttivi e finalizzati ad attuare politiche industriali nazionali.
La dotazione dei contratti di sviluppo è stata incrementata dall’ultima Legge di Bilancio – 100 milioni di euro per il biennio 2020/2021 – e dal Decreto c.d. “Cura Italia” n. 18/2020: ulteriori 400 milioni di euro per il 2020 per l’impossibilità di garantire la continuità dello strumento con la prima dotazione, risultata insufficiente.
Decreto Agosto (art 60, c 3) – Rifinanziamento Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa
Siamo al comma 3. Rifinanzia ed estende l’ambito di intervento del “Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa”, istituito nello stato di previsione del MiSE dall’articolo 43 del c.d. “Decreto Rilancio”, n. 34/2020.
Il Fondo è stato creato con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2020 ed è finalizzato alla ristrutturazione di imprese titolari di marchi storici di interesse nazionale regolarmente iscritte nel relativo registro, e delle società di capitali, con numero di dipendenti non inferiore a 250, che si trovino in uno stato di difficoltà economico-finanziaria.
Obiettivo del comma 3 è, pertanto, da un lato, rifinanziare il Fondo di 200 milioni di euro per il 2020, portandone la dotazione da 100 a 300 milioni di euro; dall’altro, estendere l’ambito di operatività del Fondo, destinandolo al salvataggio e alla ristrutturazione di quelle imprese che, indipendentemente dal numero degli occupati, detengono beni e rapporti di rilevanza strategica per l’interesse nazionale.