Ipotecaria e catastale, definite le modalità di consultazione telematica
La consultazione telematica ipotecaria e catastale è consentita a chiunque secondo modalità definite con provvedimento direttoriale.
E’ del 30 dicembre 2024 il provvedimento ADE n. 460187, che stabilisce che i servizi di consultazione telematica sono erogati all’interno dell’area riservata dell’Agenzia, previa accettazione delle condizioni generali di utilizzo dei servizi definite dalla medesima e rese pubbliche sul sito istituzionale.
In coerenza con il dettato normativo, che ha previsto la possibilità di accesso alla consultazione telematica anche su base convenzionale, il provvedimento prevede
la possibilità di stipulare apposite convenzioni volte a soddisfare specifiche esigenze informative per fini istituzionali. Inoltre, stante anche la gratuità delle consultazioni catastali telematiche introdotta dal decreto legislativo n. 139 del 2024, il provvedimento definisce il nuovo schema convenzionale per l’erogazione del servizio di consultazione telematica presso gli sportelli catastali decentrati autogestiti e, al fine di garantire la continuità del servizio, reca specifiche disposizioni per la disciplina del periodo transitorio.
Prevede, altresì, lo svincolo delle polizze fideiussorie e dei depositi cauzionali prestati a garanzia degli obblighi derivanti dalle convenzioni stipulate prima del 1° gennaio 2025.
Con successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate potranno essere definite modalità di consultazione telematica, presso postazioni messe a
disposizione da altri enti o soggetti, che prescindono dalla base convenzionale.
Inoltre, il provvedimento reca disposizioni relative alle ulteriori modalità di fruizione dei dati ipotecari e catastali mediante canali di interscambio e di interoperabilità. In tal senso, per le pubbliche amministrazioni è previsto che possano continuare ad avvalersi dei Servizi Massivi Interscambio
Dati – Territorio (SMIDT).
Per gli Enti è prevista, altresì, la possibilità di continuare ad avvalersi dei servizi del Portale per i Comuni, mentre i Comuni potranno continuare a fruire del servizio telematico di fornitura delle informazioni relative alla titolarità di diritti reali su beni immobili.
Al fine di adeguare l’erogazione dei servizi a forme più moderne ed evolute, il provvedimento richiama altresì la possibilità di utilizzare, in conformità alla
normativa vigente, la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) di cui all’articolo 50-ter del Codice dell’amministrazione digitale.
Il provvedimento disciplina, poi, le modalità di pagamento dei tributi, ove dovuti, per le consultazioni ipotecarie e dispone l’azzeramento degli oneri finora corrisposti, per l’accesso alle banche dati, a titolo di contributo per le spese sostenute per l’implementazione e la gestione dei sistemi informatici.
Infine, vengono dettate specifiche disposizioni transitorie per evitare soluzioni di continuità nella fruizione del servizio telematico e viene disposto l’effetto
sostitutivo delle disposizioni indicate nel provvedimento.
Redazione redigo.info