Inbreve. Correttivo al Proroghe. Riapre il ravvedimento speciale

Un emendamento correttivo al c.d. “decreto Proroghe“, approvato dalla Commissione Finanze del Senato, riapre i termini del ravvedimento speciale delle violazioni tributarie introdotto dall’articolo 1, commi da 174 a 178, della legge di Bilancio per il 2023.

La regolarizzazione degli errori commessi sulle dichiarazioni presentate si perfeziona con il versamento di quanto dovuto, degli interessi e delle sanzioni ridotte a un diciottesimo del minimo. Ma le violazioni non devono essere state contestate dall’Amministrazione finanziaria – con atto di liquidazione, atto di accertamento o di recupero – alla data del pagamento.

Il correttivo, più tempo ma senza dilazioni

Ad ogni buon conto, il ravvedimento speciale è attivabile sino al 20 dicembre. Con il correttivo si prevede, infatti, che i soggetti che, entro il 30 settembre 2023, non hanno perfezionato la procedura di regolarizzazione, possono ancora regolarizzare, fermo restando il rispetto delle altre condizioni e modalità prescritte, se versano le somme dovute in un’unica soluzione, per l’appunto entro il 20 dicembre 2023 e rimuovono le irregolarità od omissioni entro la stessa data.

Sitografia

www.senato.it