CIFA su Superbonus 110%: rimodulare per migliorare

CIFA Italia, tramite le parole del Presidente Andrea Cafà, si dice d’accordo con il governo Meloni circa lo stop al Superbonus 110% e allo sconto in fattura. La misura, oggetto del decreto-legge n. 11/2023, blocca non solo il Superbonus ma anche la cessione dei crediti d’imposta relativi alle spese per lavori edili di ristrutturazione, misure antisismiche, facciate, efficienza energetica, impianti fotovoltaici.

Alla base dello stop ci sono inevitabilmente le difficoltà provocate dalle stesse misure. E come spiega Cafà: “L’attuazione di queste misure ha drogato il mercato generando una lievitazione dei prezzi di beni e servizi tale da mettere in crisi il sistema della spesa pubblica. Queste agevolazioni fuori controllo sono costate 2.000 euro a ogni cittadino italiano“.

CIFA e Superbonus 110%: rimodulare per migliorare

Il segreto per il futuro, precisa ancora il Presidente della confederazione delle Pmi, sarà attivare la stessa tipologia di aiuti voluta dal governo Draghi, per migliorare l’efficientamento energetico delle abitazioni. Essenziale sarà, allora, rimodulare la stessa misura, ripensando i costi che dovranno essere adeguati al mercato e mettendo in campo meccanismi di controllo efficaci.

Inoltre, continua Cafà, si chiede un “provvedimento immediato per sbloccare i crediti incagliati che ammontano a circa 15 miliardi“.

Dunque, gli interventi necessari al proseguo della disciplina sono:

  • migliorare l’efficientamento energetico con rimodulazione della disciplina;
  • sbloccare velocemente i crediti incagliati.

Sitografia

CIFA Italia – Ufficio Stampa

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