Cdm concluso. Cessioni sbloccate. Draghi: “che bravi ministri che ho”

Provvedimenti ricchi di contenuti in Cdm n. 62

Per quanto riguarda l’economia, il Presidente del Consiglio – che dice “è un bellissimo Governo” a seguito di brevi, incisivi interventi di tre suoi ministri (Franco, Giorgetti, Cingolani) – afferma che l’economia è in fase di rallentamento della crescita in Europa, ma dovrebbe crescere spedita nel secondo trimestre.

Sul mercato del lavoro, le notizie sono buone sull’occupazione. Tuttavia, solo un quarto dei lavoratori ha firmato un contratto a tempo indeterminato. Questo induce Draghi a sottolineare che occorre affrontare il problema della precarietà.

Sbloccate le cessioni del credito in edilizia

È approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili che sblocca il processo di cessione del credito dei bonus edilizi che, di fatto, ha rallentato la macchina di bonus:

  • sarà possibile cedere il credito per tre volte e solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari;
  • il credito non potrà formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate.

A tal fine viene introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni.

Si ricorda che il Sostegni ter – DL 4/2022 – ha previsto che per i bonus legati a interventi edilizi ed emergenziali, non erano più possibili cessioni “a catena”.

Le altre misure approvate, tra bollette e automotive

Questo pomeriggio è stato approvato un provvedimento per contenere il costo dell’energia e sostenere il mercato dell’automobile, non ricorrendo – attenzione – a scostamenti di bilancio, piuttosto saranno utilizzati margini che derivano dai risultati sul fronte della crescita della finanza pubblica lo scorso anno.

Verranno ampliate – è un punto centrale di questo Consiglio dei Ministri – le misure di riduzione delle bollette per imprese e famiglie.

Il Premier: “Il Governo vuole aiutare i cittadini e le imprese” per “evitare che il rincaro energetico si traduca stabilmente in un minor potere d’acquisto” e “minore competitività” per le imprese.

Il decreto mira, dunque, primariamente a intervenire per sostenere famiglie e imprese a fronte dell’aumento del costo dell’energia. Sono le parole lasciate al ministro Franco, che aggiunge: l’intervento diretto supera i cinque miliardi e mezzo. In buona parte, sono stati replicati gli interventi applicati.

Azzeramento degli oneri di sistema, abbattimento dell’aliquota Iva sul gas al 5%, replica dell’intervento per le imprese energivore (estendendo alle imprese che autoproducono energia elettrica consumando gas), ed in aggiunta un intervento per le imprese gasivore. Sono le prossime tappe del vasto intervento governativo. Si associano altri interventi: per le regioni, i comuni, le province, le città metropolitane, affinché gestiscano i servizi pubblici di riscaldamento.

Lo Sviluppo economico, infine. Il ministro Giorgetti pone in evidenza due importanti interventi di politica industriale, uno dei quali era suo obiettivo dalla Legge di Bilancio dell’anno 2022, avendone assicurato la presenza in un decreto: un miliardo l’anno per otto anni al fine di accompagnare la transizione dell’automotive.

Serve. Serve a convincere i soggetti della filiera ad investire con lo Stato al loro fianco.

Con un decreto interministeriale di prossima emanazione si prevederanno, dunque, incentivi per l’acquisto di autovetture ecologicamente compatibili, non solo elettriche (ibride, anche, ad esempio).

Sul fondo microprocessori, che fa riferimento all’autonomia strategica di Italia e Europa, una veloce battuta: gli investitori dovranno essere competitivi riguardo a strumenti divenuti di uso quotidiano.

Sitografia

www.governo.it – Conferenza stampa del Presidente del Consiglio

www.governo.it – Cdm n. 62 del 18.02.2022