Piattaforme digitali, comunicazione delle vendite rinviata

Piattaforme digitali: il c.d. “Milleproroghe” (Dl n. 183/2020) ha previsto (art. 3, c. 3) lo slittamento – per i soggetti che le gestiscono – della comunicazione all’Agenzia delle entrate dei dati relativi alle vendite a distanza effettuate tramite la loro “intercessione”.

Lo slittamento è di 6 mesi.

Contestuale è lo slittamento dell’entrata in vigore della disciplina diretta a contrastare fenomeni di elusione ed evasione Iva nell’ambito di transazioni commerciali, realizzate tramite piattaforme online, di determinati beni elettronici:

telefoni cellulari; console da gioco; tablet; pc e laptop.

La norma, introdotta dal decreto c.d. “Semplificazioni”, prevede l’applicazione del regime fiscale del reverse charge in caso di vendite o cessioni di tali beni, facilitate da soggetti passivi che mettono a disposizione di terzi l’uso di un’interfaccia elettronica, una piattaforma, un portale o mezzi analoghi.

In pratica, i gestori delle richiamate piattaforme, benché non entrino direttamente nella transazione, sono considerati come soggetti che hanno ricevuto e successivamente ceduto tali beni, con conseguente applicazione agli stessi del meccanismo dell’inversione contabile.

Piattaforme digitali: il rinvio della comunicazione

Le deadline delle due disposizioni, rispettivamente previste fino al 31 dicembre 2020 e a partire dal 1° gennaio 2021, sono spostate al prossimo 30 giugno, la prima, dal 1° luglio 2021, la seconda.