Professionisti e digitalizzazione

Il settore economico delle professioni vive una rivoluzione che origina dall’innovazione digitale. L’impatto delle tecnologie sui professionisti?

4 sono le prospettive che un’autorevole fonte web pone a base del cambiamento che l’innovazione digitale ha innescato nel mondo delle professioni.

  1. Le tecnologie aiutano a sviluppare una maggiore (anche migliore?) concorrenza “intraprofessionale”: chi più si digitalizza più clienti può acquisire, senza che la distanza geografica intercetti il “network lavorativo” per interromperlo. La dislocazione non è più un problema.
  2. Le tecnologie supportano le attività di Studio dei professionisti.
  3. Le tecnologie hanno consentito la digitalizzazione della stretta relazione tra professionisti e Pubblica amministrazione, laddove i primi personificano l’intermediazione tra il cittadino e/o le imprese e la Pa. Anche qui il dialogo attraverso la trasmissione telematica degli adempimenti legati al rapporto intermediario/Pubblica amministrazione viene esaltato dall’uso delle tecnologie.
  4. In fondo all’elenco, la prospettiva forse più attraente e più respinta: le Start-up, che guardano con sempre maggiore interesse al mondo delle professioni. Possono offrire servizi per i professionisti.

Volendo racchiudere le 4 prospettive entro un unico spazio teorico, nella pratica almeno 3 devono dipendere dal concreto approccio del singolo professionista, che dovrà prevedere un uso consapevole ed organizzato delle tecnologie se vorrà migliorare l’efficienza dello Studio e il rapporto con i clienti. La criticità individuata è che se egli non si doterà di una roadmap precisa e di un commitment costante, non saranno investimenti per il guadagno ma costi. Ancora, un esempio di percezione negativa con la Pa è dato dall’impressione che una parte dei dottori commercialisti ha avuto della Fatturazione elettronica: un “competitor”, un ulteriore obbligo da svolgere per i clienti. Altra parte di questi professionisti intermediari l’ha invece percepita come possibilità di ridurre le attività a basso valore aggiunto: registrazione delle fatture prima tra tutte, potendo dedicare tempo a nuovi servizi o a servizi a valore aggiunto. Infine, l’aspetto Start-up sarebbe inficiante nel caso in cui il professionista le vedesse come competitor; premiante se egli le vivesse come opportunità per alleggerire attività o venire in contatto con potenziali clienti.  

Al di fuori dalle 4 catalogazioni, resta un punto fermo: la digitalizzazione delle professioni è un’occasione che consente loro di far evolvere i servizi offerti in altri a maggior valore aggiunto e di renderli più difficilmente attaccabili dai competitor.