Naspi: ultimo mese non erogato? Necessaria la procedura di sbocco

Per chi percepisce l’indennità Naspi è bene, fin da quando si riceve la ricevuta di accettazione della domanda presentata, annotare il giorno in cui scadrà l’indennità, per evitare spiacevoli sorprese sulla liquidazione dell’ultima mensilità Naspi spettante.

Molti sono i percettori di Naspi che rimangono spiacevolmente sorpresi nel non veder arrivare l’accredito dell’ultima mensilità spettante e altrettanti sono quelli che, non ricordando la data di scadenza dell’indennità, non si accorgono nemmeno di non averla ricevuta.

Anche se non è una regola, accade spesso che l’ultima mensilità spettante di Naspi venga bloccata e il disoccupato si ritrovi costretto nelle procedure burocratiche per la risoluzione della problematica.

Il motivo per cui la Naspi, a ridosso dell’ultima mensilità, viene bloccata è collegato alla vecchia procedura di disoccupazione che permetteva al disoccupato che non avesse proceduto prima, di comunicare all’INPS eventuali giornate lavorate nel periodo coperto da disoccupazione. Tale procedura permetteva all’INPS di stornare le eventuali giornate lavorate dall’ultima mensilità spettante, senza dover procedere a recuperi di indennità indebitamente erogate e non spettanti.

L’INPS, anche per la Naspi in molti casi non paga l’ultima mensilità spettante se non riceve apposita comunicazione da chi la percepisce.

Nel dettaglio, per sboccare l’ultima mensilità della Naspi che non si è ricevuta è necessario comunicare all’INPS la permanenza dello status di disoccupazione mediante l’invio del modello Naspi-Com.

Tale modello si inoltra telematicamente, tramite Pin INPS personale o avvalendosi di patronati e intermediari abilitati.

Visti i tempi di lavorazione dell’ente, sarà opportuno attivarsi con la comunicazione prima della scadenza del pagamento previsto per l’ultima mensilità Naspi spettante. Non bisognerà però inviare la domanda con troppo anticipo, in quanto si dovrà produrre una dichiarazione sul periodo indennizzabile e non indennizzato, quindi non si potrà andare a dichiarare per un periodo futuro. Ad esempio, se il periodo interessato va dal 01/3 al 15/3, si potrà procedere alla dichiarazione a partire dal giorno 16/3.

Qualora ci si rendesse conto tardivamente di non aver ricevuto l’ultimo pagamento della Naspi, nulla sarebbe perduto. Si dovrà procedere appena possibile all’invio della pratica di sbocco sopra descritta.

 In ogni caso, l’INPS lavorerà la pratica, quindi sboccherà il pagamento, se spettante, entro 60 giorni dalla ricezione del modello Naspi-Com.

Ricapitolando:

  • conserva sempre la ricevuta di accettazione della pratica Naspi; in essa sono contenuti i dati per permetterti di calcolare l’ultimo periodo indennizzabile;
  •  segna sul calendario l’ultimo periodo indennizzabile;
  • a ridosso della scadenza del pagamento relativo all’ultimo periodo indennizzabile, se sei ancora in stato di disoccupazione, richiedi all’INPS lo sbocco dell’ultima mensilità.

a cura della Dott.ssa Romina De Marzi, Consulente del Lavoro