Accordi di ristrutturazione dei debiti, pubblicato uno studio del Notariato
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha pubblicato lo Studio n. 71-2024/PC, dal titolo “Gli accordi di ristrutturazione dei debiti dopo il d.lgs. 136/2024”, che passa in rassegna le modifiche alla disciplina degli accordi di ristrutturazione dei debiti (d.lgs. 13 settembre 2024, n. 136), terzo correttivo al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza e, dopo aver esaminato l’ambito di applicazione dell’istituto sul piano temporale, soggettivo e oggettivo, focalizza l’attenzione sul regime degli accordi ordinari e speciali, come rimaneggiato a seguito delle più recenti riforme, con peculiare riguardo ai profili procedimentali e alle principali questioni applicative risolte o ancora aperte.
Accordi di ristrutturazione, voluntas legislatoris: prediligere misure negoziali per risolvere la crisi
Nel citato Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (c.c.i.i.) di cui al d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 (attuativo della l. delega 19 ottobre 2017, n. 155), la disciplina degli accordi di ristrutturazione dei debiti è collocata nel titolo IV, dedicato agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza e, segnatamente, nel capo I riservato agli accordi dell’imprenditore. Nell’intelaiatura del Codice, tale disciplina precede quella della liquidazione giudiziale (contenuta nel titolo V), a riprova della più generale voluntas legislatoris di prediligere le misure volte a risolvere, su base negoziale, la crisi dell’impresa, anche al fine di preservare, per quanto possibile, la continuità aziendale e assicurare ai creditori migliori chances di soddisfacimento.
Redazione redigo.info