CPB: Leo non si pronuncia. Alla scadenza, de Nuccio torna a chiedere

I Commercialisti di Elbano de Nuccio tornano a chiedere una proroga dei termini per l’adesione al nuovo Concordato preventivo biennale (CPB), in scadenza oggi, 31 ottobre.

La lettera di de Nuccio a Leo e Ruffini

Nelle lettera inviata ieri al Viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, de Nuccio afferma: “Facendo seguito a quanto già rappresentato nelle missive del 10 e del 16 ottobre u.s., mi vedo costretto a richiamare all’attenzione delle SS.LL., ancora una volta, le notevoli difficoltà che i contribuenti e i professionisti che li assistono stanno incontrando, in questi giorni, per il rispetto del termine di domani 31 ottobre per la trasmissione delle dichiarazioni e per l’eventuale adesione al Concordato preventivo biennale”.

“Alle già segnalate difficoltà derivanti da un quadro normativo di riferimento ancora non definitivo per quanto concerne, in particolare, il regime di “ravvedimento speciale” per le annualità pregresse connesso al concordato preventivo biennale […], nonché da chiarimenti di prassi in costante aggiornamento […], si è aggiunto […] un generale malfunzionamento dei servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, culminato con un blocco totale nel pomeriggio e poi […] lo scarto di numerosi modelli F24 di versamento, con motivazione “Squadratura contabile sezione erario”, con cui i contribuenti stanno provvedendo a versare, tra le altre, le imposte sostitutive dovute per il “ravvedimento” per gli anni pregressi”.

Queste, in buona sostanza le ragioni per cui de Nuccio rinnova, a scadenza non prorogata, la “richiesta di concedere un maggior termine per la trasmissione delle dichiarazioni e per l’adesione al concordato preventivo biennale, anche alla luce di quanto disposto dall’articolo 1 del decreto-legge 21 giugno 1961, n. 498 […], secondo cui “Qualora gli uffici finanziari non siano in grado di funzionare regolarmente a causa di eventi di carattere eccezionale, non riconducibili a disfunzioni organizzative dell’amministrazione finanziaria, i termini di prescrizione e di decadenza nonché quelli di adempimento di obbligazioni e di formalità previsti dalle norme riguardanti le imposte e le tasse a favore dell’erario, scadenti durante il periodo di mancato o irregolare funzionamento, sono prorogati fino al decimo giorno successivo alla data in cui viene pubblicato […] il relativo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate”.

Proprio considerando in particolare i malfunzionamenti tecnici, colpevoli di sollevare “criticità che stanno rendendo oltremodo gravoso per i contribuenti e per i professionisti che li assistono il rispetto degli adempimenti e delle formalità in scadenza domani 31 ottobre 2024”, la richiesta viene rinforzata con la terza lettera all’indirizzo del MEF e dell’ADE.

Il nostro giornale ha dato ampio spazio, nei mesi passati, alle doglianze delle professioni intorno al tema del nuovo CPB e dell’annesso Ravvedimento speciale.

Redazione redigo.info