inbreve. Titolari di partita IVA, adempimento spontaneo: modalità AdE
Con provvedimento direttoriale delle Entrate del 15 luglio vengono individuate le modalità con le quali gli elementi e le informazioni derivanti dal confronto tra le operazioni IVA trasmesse telematicamente e i dati della dichiarazione IVA da cui risulterebbero delle anomalie, sono messi a disposizione del contribuente e della Guardia di Finanza.
In particolare, elementi e informazioni (riportati ai punti 1.2 e 2.2) forniscono al contribuente dati utili al fine di porre rimedio agli eventuali errori o omissioni, con l’istituto del ravvedimento operoso.
Tale comportamento potrà essere posto in essere a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza, salvo la notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento, nonché il ricevimento di comunicazioni di irregolarità e degli esiti del controllo formale.
Nel provvedimento sono, altresì, indicate le modalità con le quali i contribuenti possono richiedere informazioni o comunicare all’Agenzia delle Entrate eventuali
elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.
Sitografia