L’impatto dell’AI nel mondo del lavoro. De Luca (CdL): “Serve formazione”

La formazione alla base della trasformazione del mondo del lavoro, sempre più aiutato o minato dall’Intelligenza artificale.

Il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, anticipa in un’intervista al Corriere della Sera il tema del Festival del Lavoro 2024, che si terrà nelle giornate dal 16 al 18 maggio, a Firenze.

L’AI sta lanciando una sfida davvero dura al mondo del lavoro, che si può vincere solo puntando sulla formazione dei lavoratori. Ne è convinto De Luca, il quale spinge sull’adeguatezza delle competenze e sulla formazione al fine di rendere il sistema lavoro più forte e sostenibile.

Parole chiave, dunque: formazione e aggiornamento, di competenze sempre più tecnologiche ed innovative.

Pro e contro dell’uso dell’AI nel mondo del lavoro

Nel 66,7% dei casi, gli esperti guardano all’AI come ad un’innovazione in grado di apportare benefici, a partire da nuova occupazione e aumento della produttività. Ma con quali rischi? Le maggiori preoccupazioni sono indirizzate verso le eventuali implicazioni in termini di privacy, ad esempio.

Nella ricerca promossa dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, L’impatto dell’IA sul mondo del lavoro, si leggono anche preoccupazioni circa: equità ed inclusione e risposta alla carenza dei lavoratori. Allora, in tale contesto sociale, la chiave di volta per equilibrare uso dell’AI e problematiche che ne derivano è proprio la formazione che consente agli addetti ai lavori un percorso che sappia colmare il gap digitale che vive il nostro paese.

Sitografia

www.consulentidellavoro.it

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