In breve. Definizioni agevolate. Non punibilità, de Nuccio: ragionevole

La non punibilità dei reati di omesso versamento di imposte e ritenute per quanti, tra i contribuenti, si avvalgono delle definizioni agevolate riconducibili alla “tregua fiscale” di cui alla Legge di bilancio 2023, che nel sistema italiano viene introdotta dal decreto-legge approvato a Palazzo Chigi, sede del Governo, durante il Consiglio dei ministri 26 del 28 marzo, è “una norma ragionevole e di buon senso”.

Il presidente dei commercialisti italiani, Elbano de Nuccio, aggiunge: “Sarebbe paradossale che, a fronte dell’integrale versamento delle imposte dovute e già dichiarate, il contribuente sia comunque perseguito penalmente per il reato di omesso versamento di quelle stesse imposte che ha inteso definire con la tregua fiscale. Un’analoga causa di non punibilità è d’altra parte già prevista nella legge penale tributaria per tutti gli istituti deflattivi del contenzioso”.

“Per questo motivo”, conclude, “le polemiche che stanno montando in queste ore su un presunto condono penale non trovano riscontro nella realtà. Siamo invece in presenza di una norma che va nella direzione di agevolare la compliance dei contribuenti con indubbi effetti positivi anche per il gettito erariale”.

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