L’Intelligenza Artificiale? Un’occasione di crescita
La Redazione di redigo.info ha intervistato Andrea Armellini, Founder e CEO di operaLogica
redigo.info. Si è aperta l’AI Week. All’evento partecipate, Andrea, con una vostra idea di Intelligenza Artificiale. Quale?
Andrea. In effetti, l’AI non ha un’unica definizione ma è un percorso di ricerca in divenire, che ogni giorno si arricchisce di nuove applicazioni e ambiti.
Si tratta, quindi, di uno studio tecnologico ricco di opportunità, occasioni di crescita e sviluppo digitale per le imprese. L’ AI si compone di un aggregato di tecnologie – dal Machine Learning al Natural Language Processing — che permettono alle macchine di percepire, comprendere, agire e imparare grazie ad algoritmi e dati.
Attraverso l’Intelligenza Artificiale ci riappropriamo – paradossalmente – di ruoli e mansioni più umane, lasciando alle macchine i lavori faticosi, ripetitivi, anonimizzati e dando il giusto valore alle abilità creative come pensare e creare, progettare e prendersi cura del proprio benessere fisico e mentale. L’A.I. è parte dell’esperienza e della condivisione umana nell’uso della tecnologia che trasforma, semplifica e migliora la vita lavorativa ma anche personale dell’individuo. L’obiettivo della nostra idea di innovazione non è quello di investire la tecnologia del ruolo di essere umano; al contrario, essa deve essere in grado di riconoscere ed esaltare le capacità umane senza ostacolarle.
redigo.info. Tecnologia che non veste il ruolo dell’uomo, ma che ne esalta le capacità e le competenze, dunque. Su queste premesse, come la integra BePeople nel business aziendale?
Andrea. Ebbene, la Digital Intelligence Platform svolge il ruolo di abilitatore della trasformazione digitale poiché permette di potenziare gli strumenti che un’impresa utilizza quotidianamente, eliminando le inefficienze e ottimizzando gli spazi di collaborazione. Questo potenziale porta BePeople a porsi sul mercato come un nuovo driver dal potenziale valore economico poiché proprio grazie al machine learning, al natural language processing e all’analisi predittiva migliorerà il business a livello produttivo ma anche impattando sull’intero ecosistema legato alla trasformazione tecnologica e digitale. Le opportunità sono molteplici in azienda ma vanno fondamentalmente in alcune precise direzioni: automazione dei processi, esperienza personalizzata e semplificata nell’utilizzo da parte dell’utente della Platform, lavoro più intelligente e “a misura d’uomo” poiché l’apprendimento della macchina assicura maggiore efficienza nei ruoli e maggiore rapidità nell’ottenere i risultati e diffusione della cultura dell’innovazione in azienda e sul mercato.
BePeople persegue obiettivi concreti e reali poiché vuole far lavorare meglio le persone, dare il via al cambio di prospettiva e valorizzare e ottimizzare il tempo spingendo le aziende ad essere le vere protagoniste di un processo tecnologico e a dimostrarsi attente a ogni ruolo, mansione ed esigenza. La Platform non ostacola il cambiamento ma lo guida, integrandosi agli applicativi esistenti e rendendo le aziende più soddisfatte e i collaboratori felici di godere, anche in ufficio, della possibilità di “BE PEOPLE”, non macchine produttive.
redigo.info. Grazie, Andrea. Buona Intelligenza Artificiale.