Catastrofi, attenzione alla data: polizze obbligatorie per le imprese
Occorre fare attenzione, sì. Al verificarsi di un evento catastrofale, l’impresa priva di copertura assicurativa (o con copertura difforme dalle previsioni di legge) non potrà ricevere le erogazioni pubbliche sino ad oggi previste per tali eventi calamitosi.
L’obbligo di copertura assicurativa, fissato inizialmente al 31 dicembre 2024 dalla legge di Bilancio 2024, è stato posticipato al prossimo 31 marzo 2025 con il decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202 (legge 21 febbraio 2025, n. 15). Inoltre, il MEF ha emanato il decreto n. 18/2025, che stabilisce le modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione dei rischi catastrofali per le imprese (comma 105 dalla legge n. 213/2023).
Quel decreto descrive nel dettaglio le immobilizzazioni che vanno coperte dalla polizza assicurativa ricomprendendovi:
a) terreni;
b) fabbricati nella loro interezza e comprensivi di tutti gli impianti o installazioni di pertinenza, inclusi cancelli, recinzioni, fognature ed eventuali quote spettanti delle parti comuni;
c) tutte le macchine, anche elettroniche e a controllo numerico, e qualsiasi tipo di impianto atto allo svolgimento dell’attività esercitata dall’assicurato;
d) macchine, attrezzi, utensili e relativi ricambi e basamenti, altri impianti non rientranti nella definizione di fabbricato, impianti e mezzi di sollevamento, pesa, nonché di imballaggio e trasporto non iscritti al P.R.A.
CdL. L’attenzione va al 31 marzo 2025
Un opportuno approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ricorda la data del 31 marzo 2025, che riguarda tutte le aziende iscritte al registro delle imprese, comprese le società tra professionisti, che dovranno dotarsi obbligatoriamente di una polizza assicurativa per la copertura dei danni da calamità naturali.
Il testo dei Consulenti del Lavoro, pubblicato il 10 marzo, riassume:
- i destinatari dell’obbligo assicurativo;
- l’oggetto del contratto;
- le conseguenze per inadempimento.
“Con questa misura [affermano gli esperti della Fondazione studi, ndr.] lo Stato trasferisce alle compagnie assicurative l’onere del risarcimento per i danni causati da eventi calamitosi sempre più frequenti, mantenendo tuttavia un sistema di franchigie e massimali per garantire la sostenibilità del meccanismo. Resta da capire quale sarà l’impatto economico di questi nuovi obblighi sui bilanci delle imprese italiane”.
dir. Alessia Lupoi
Redazione redigo.info