Convertito in Legge il decreto Milleproroghe 2025

Il Parlamento ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2025, la Legge 21 febbraio 2025, n. 15 (Milleproroghe), che converte, con modifiche, il decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, contenente disposizioni urgenti in materia di termini normativi. È presente, nello stesso numero della Gazzetta, anche il testo coordinato del decreto.

L’iter legislativo, che ha coinvolto sia la Camera che il Senato, ha portato a numerose novità, tra cui spicca la riammissione dei contribuenti decaduti dalla Rottamazione quater, la possibilità di svolgere assemblee societarie a distanza fino al 31 dicembre 2025, e l’ammissione al credito d’imposta Transizione 5.0 anche per gli investimenti precedenti la comunicazione ex ante.

Tra le principali novità emendative, vi sono anche modifiche ai termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali per l’anno 2025, mentre per quanto riguarda le polizze catastrofali per le imprese, confermata la scadenza del 31 marzo 2025 per adeguarsi all’obbligo, con l’eccezione delle imprese della pesca e acquacoltura.

Inoltre, il decreto estende il divieto di fatturazione elettronica per prestazioni sanitarie nei confronti di persone fisiche a tutto il 2025 e conferma il credito d’imposta per le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) sugli investimenti realizzati fino al 15 novembre 2025.

Riammissione Rottamazione quater

I soggetti che, alla data del 31 dicembre 2024, non hanno effettuato correttamente i pagamenti dovuti nell’ambito della Rottamazione-quater, possono essere riammessi presentando una dichiarazione entro il 30 aprile 2025. Nella dichiarazione, devono scegliere il numero di rate (fino a 10) per saldare i debiti, con un tasso di interesse del 2% annuo dal 1° novembre 2023.

Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure in 10 rate, con scadenze a partire dal 31 luglio 2025 fino al 30 novembre 2027. L’agente della riscossione invierà al debitore l’importo delle somme dovute entro il 30 giugno 2025. Le dilazioni di pagamento saranno revocate il 31 luglio 2025.

Scadenze fiscali

Nel 2025, i termini per l’approvazione e la disponibilità elettronica dei modelli di dichiarazione delle imposte sui redditi e l’IRAP sono rinviati dal 28 febbraio al 17 marzo.

Inoltre, sono posticipati al 30 aprile 2025 sia la scadenza per la presentazione delle dichiarazioni fiscali, sia il termine per la disponibilità dei programmi informatici per la compilazione e la trasmissione dei dati sugli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) e per la proposta di concordato preventivo biennale.

Transizione 5.0 nel decreto Milleproroghe

Il credito d’imposta Transizione 5.0, previsto dall’articolo 38 del Dl n. 19/2024, è riconosciuto anche per gli investimenti effettuati prima della presentazione della domanda, purché realizzati dal 1° gennaio 2024.

L’agevolazione è disponibile per le imprese residenti in Italia e per le stabili organizzazioni di non residenti che investono in strutture produttive in Italia, nell’ambito di progetti di innovazione per ridurre i consumi energetici, fino al 31 dicembre 2025.

Gli scaglioni di investimento per determinare il credito d’imposta sono: 35% per investimenti fino a 10 milioni di euro e 5% per investimenti oltre 10 milioni, fino a un massimo di 50 milioni di euro per anno per impresa.

Divieto di fatturazione elettronica per prestazioni sanitarie

Durante la conversione, è stato prorogato fino a tutto il 2025 l’esonero transitorio dall’obbligo di emettere fattura elettronica per i soggetti che devono inviare i dati al Sistema tessera sanitaria per la dichiarazione dei redditi precompilata.

L’esonero riguarda le fatture con dati inviati al Sistema TS e coinvolge strutture sanitarie pubbliche, istituti di ricovero, farmacisti, veterinari e altri soggetti indicati dal D.lgs. n. 175/2014 e successivi decreti ministeriali.

Credito d’imposta ZLS

L’agevolazione riguarda le zone ammissibili agli aiuti regionali, con un limite di spesa di 80 milioni di euro per il 2025. I beneficiari devono comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese ammissibili sostenute tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025, rispettando scadenze precise per evitare la decadenza del beneficio. Il credito d’imposta sarà determinato in base alla percentuale definita dall’Agenzia, che dipende dal totale delle richieste rispetto al limite di spesa.

Lavoro e Pubblica Amministrazione nel decreto Milleproroghe

In ambito lavorativo, il decreto conferma la proroga fino al 31 dicembre 2025 della possibilità di utilizzare la causale relativa alle «esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva», che le parti (datore di lavoro e lavoratore) possono inserire nel contratto individuale di lavoro, qualora la contrattazione collettiva non abbia previsto altre causali per l’avvio di contratti a tempo determinato.

Il decreto introduce anche una razionalizzazione delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, fissando un termine massimo di tre anni per concludere le procedure assunzionali, senza possibilità di proroga. Se il termine non viene rispettato, la facoltà assunzionale e i relativi stanziamenti vengono persi. La nuova norma, che entrerà in vigore dal 2025, prevede un ultimo anno di proroga per completare le assunzioni in corso.

Redazione redigo.info